Ciao Gioia, ciao Lucia,

scusate se vi mando il mio feedback della lezione su pietre e matrioske solo ora, ma ho preferito prendermi del tempo per fare una sintesi.

Sono uno strumento, potente e nello stesso tempo delicato. 
La cosa più importante è che non sono tornata a casa a pezzi nonostante l’intensità della seduta di counseling.

Lo sperimentare direttamente mi ha permesso di comprendere meglio lo strumento. Confermo tutto quello che avete già detto voi durante la lezione. Vorrei solo aggiungere che mi sono resa conto di aver fatto più esperienze contemporaneamente grazie al linguaggio simbolico dello strumento.

Per me è stato importante dare un immagine ad un vissuto che probabilmente non la aveva. Ho sperimentato in modo più profondo l’essere testimone di un evento, e la potenza del simbolo.
La sensazione che ho è che tutto ciò che già conoscevo sia sceso ad un livello più profondo è intimo e contemporaneamente una sensazione di espansione verso l’esterno.
E’ come essere scesa in profondità e aver raggiunto un posto intimo e sacro dove tutto si ferma e anche l’universo smette di respirare. E’ un punto in cui intimità sacralità e universalità coincidono.
Credo che questa nuova consapevolezza mi permetta di sentirmi più intera e quindi più presente a me stessa ed alla vita.

Una cosa che non avevo compreso nella simulata, è quando ho detto che la matrioska che rappresentava me mi appariva finta. Ci ho pensato e rivivificato quel punto dell’esperienza e il termine finto non è corretto, forse è più appropriato irreale, nel senso che li è accaduto qualcosa che al di fuori della realtà ordinaria.
Ho la sensazione che è avvenuta una comunicazione diretta senza mediazione dalla funzione mentale. Ho percepito la matriosca viva, ho sentito il suo sguardo su di me, come mi succede quando osservo delle opere d’arte che improvvisamente io osservo e mi sento osservata e poi ho la percezione che l’opera d’arte e i personaggi in essa mi parlino, ma il tutto avviene ad un altro livello di coscienza. No so se questo è lo sguardo dell’osservatore che testimonia un evento senza giudizio.

Sono contenta di aver fatto questa esperienza e vi ringrazio di essere state con me.
Un abbraccio.

Maura (Counselor)