Counseling in 3D® è innanzitutto counseling e condivide le qualità fondamentali di “presenza” e ascolto, di qualunque intervento di counseling. Si differenzia da altri metodi in quanto utilizza strumenti, le Pietre, le Matrioske e le Cordine, con i quali il cliente può trasformare il racconto che ci porta in qualcosa di “vivo” che può essere abitato.

Perché in 3D?

Perché durante i colloqui si può abitare la propria storia, oltre che raccontarla, attraverso strumenti di identificazione simbolica, che facilitano e velocizzano la comprensione della difficoltà che si sta vivendo. In questo modo è possibile sperimentare di essere altro dal proprio disagio e che è possibile recuperare risorse per trovare soluzioni.

E’ un metodo che può essere utilizzato anche nei colloqui di coppia o nei percorsi di crescita in piccoli gruppi, e che può diventare strumento di autoconoscenza e di esplorazione di dinamiche relazionali, dove dalla comprensione dei disagi che emergono, è possibile fare passi di cambiamento significativi per vivere con maggior Ben-Essere.

“Come Fuori – Così Dentro” se dentro Cambia, cambia anche Fuori

Dimensioni esplorate

Ho potuto constatare che il disagio che si attiva in un determinato momento della vita, è riconducibile a tre cose:

  • un Attivatore. Cosa sta accadendo;
  • una Reazione. Cosa si muove dentro, a livello fisico, emotivo e mentale;
  • un Comportamento. Quale Azione faccio. Ciò che scelgo di fare, determinerà la permanenza del disagio o un passo avanti nella risoluzione del problema.

Ti è mai capitato nella vita, di reagire alle situazioni o di rimanerne bloccato? Attraverso Il metodo pietrematrioskecordine – Counseling in 3D®, si possono esplorare almeno “3 Dimensioni” legate a tali vissuti, per poi trovare le risorse necessarie per uscirne fuori:

  • 1ª Dimensione: “Cosa sta succedendo ?”, per cui ci sentiamo così male.
  • 2ª dimensione: “Quando si sono formati e consolidati i modi di fare” che portano a generare proprio quella situazione difficile che stiamo vivendo.
  • 3ª dimensione: “Dove tutto è cominciato?”, ovvero le connessioni che ci sono tra il disagio vissuto e il nostro Sistema Familiare.

All’interno di queste tre dimensioni, gli stessi strumenti permettono anche di esplorare progetti e obiettivi personali che si vogliono raggiungere e scoprire come superare gli ostacoli che ne impediscono la realizzazione. Aiutano a comprendere la differenza tra i bisogni più profondi e i desideri che “abbiamo la necessità di realizzare”. Permettono di scoprire che in ognuno di noi, c’è “ Io” che vuole qualcosa e “Tante Parti” che voglio altro e che ascoltandole, riescono a trovare un accordo per procedere in avanti; che la confusione, la rabbia, la tristezza, la paura, sono solo Parti Piccole di noi che hanno bisogno di essere viste; che se c’è un Giudice interno, esiste anche un Avvocato… Sono di aiuto a vedere che esiste la possibilità, si poter diventare alleati di se stessi, e sentirsi bene con gli Altri e con la Vita.

Si riferisce a “Cosa genera il fenomeno” (l’Attivatore). Si esplorano i fatti che generano il vissuto difficile (sensazioni, emozioni, pensieri e fantasie) che stiamo attraversando  e il blocco che ci impedisce di andare oltre. Questa è la dimensione del Presente.

Si riferisce a cosa si muove dentro a livello fisico, emotivo e mentale.
Sono i vissuti legati alla nostra storia e alle tappe evolutive attraversate durante le quali, si sono formati i nostri comportamenti automatici e ripetitivi, che determinano il nostro modo di stare al mondo, i nostri comportamenti. Ciò che siamo oggi è il risultato di schemi educativi che abbiamo ricevuto (credenze, spinte, ingiunzione, convinzioni) e che si attivano nostro malgrado, influenzando le varie  scelte che facciamo e che il più delle volte, sono ben lontane dall’essere libere. Risultato di tutto questo, talvolta è il Mal-Essere di vivere. Questa è la dimensione del Passato.

Questa dimensione riguarda dove tutto è cominciato, cioè cos’altro può aver generato il fenomeno. In base alle conoscenze che ci ha portato la ricerca e il lavoro di Berth Hellinger sul Campo Morfico (Rupert Sheldrake), talvolta i problemi in cui ci dibattiamo sono sì i nostri, ma vengono da altrove, cioè dal nostro Sistema Familiare. Riprendere semplicemente il “nostro posto”, può riportare ordine dentro e fuori di noi. Questa è la dimensione Sistemica.

Negli anni ho potuto vedere e constatare, che lavorando con le Pietre, le Matrioske e le Cordine, le persone arrivano a comprendere il proprio mal-Essere più velocemente, attivando risorse “sopite che non immaginavano di avere, individuando modi creativi per superare il momento di empasse che stanno vivendo.

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Offro corsi, in cui presento gli strumenti e ne spiegho il loro utilizzo: come inserirli all'interno del colloquio di counseling, cosa si fa utilizzandoli, cosa succede e che processo promuovono nel percorso della persona. Sperimentazione con piccoli esercizi o simulate.
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